di Gianni Scipione Rossi Capolavoro dei neorealismo, Ladri di biciclette è tra le prime testimonianze di come la maggioranza degli intellettuali italiani non abbia avuto
Categoria: Libri
Relazioni pericolose. Italia fascista e Russia comunista
Quali furono i rapporti che legarono l’Unione sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, anno d’inizio della campagna di Russia? A partire da fonti di archivio russe e italiane, Maria Teresa Giusti riscostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni, nell’intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle dettate dall’avvento al potere del fascismo.
El Alamein, sabbia d’intorno, roccia nel cuore
La vicenda appassionante del “Leone della Folgore” Santo Pelliccia è inserita da Francesco Fagnani in una attenta trattazione delle tre battaglie di El Alamein, degli aspetti logistici e del rapporto delle forze in campo. Contributi AUSME, foto restaurate a colori e cartine realizzate appositamente sono un indispensabile e ricco corollario dell’opera
Il purgatorio dei vinti
Gianni Oliva Da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all’anziano scrittore americano Ezra Pound,
Fronte dell’Est
“‘Fronte dell’Est” di Salvatore Santangelo spiega la diversità dell’Europa Orientale in modo accessibile al grande pubblico (G. Dottori)
Selenyj Jar Il Destino ha scelto
Selenyj Jar è uno scontro che richiama Erodoto e le Termopile: pochi che si sacrificano per bloccare tanti. Con prefazione di Maria Teresa Giusti, massima esperta sulla Campagna di Russia, il volume contiene vari contributi, fra cui le memorie di Valentino Di Franco, Cp. 108^, Btg. L’Aquila, 9° Rgt. Alpini, Div. «Julia», in un certo senso l’ultimo reduce di Selenyj Jar. Di Franco sarebbe potuto facilmente svanire per sempre in un punto ignoto fra la «valle della morte» e Krinitschnaja.